Non è una novità per l’Italia, lo scooter sharing esiste già da qualche anno, ma ovviamente con il passare del tempo diventa una realtà sempre più tangibile. Sono in aumento anche gli utenti di svariate città che offrono questo servizio.
Il car sharing ormai sappiamo un po’ tutti cosa sia, ma funziona nello stesso modo anche per gli scooter? Cerchiamo di capirlo insieme.
Il concetto è semplice ed è proprio come quello delle auto. Si sfrutta un mezzo a due ruote per un determinato periodo di tempo dopodiché si riconsegna. A dire il vero non esiste solamente un metodo, ma diversi tra cui anche quello legato al concetto del “chiedere un passaggio”.
Enjoy per esempio è il servizio di car sharing e scooter sharing di Eni. Il funzionamento è semplice: si cerca online (anche tramite app) il benzinaio Eni più vicino dove ritirare il mezzo. E non un mezzo qualsiasi, ma un Piaggio MP3. Per confermare è necessario registrarsi online, serve una carta di credito a garanzia, un minimo di 21 anni di età e la prenotazione è fatta. Si ha poi un’ora e mezzo per andare a ritirare lo scooter, ma solo per i primi 15 minuti non viene chiesto nessun importo. Passato questo tempo anche la prenotazione ha un costo. Ci sono diversi punti nella città dove è possibile terminare il noleggio. Per tutte le info specifiche e anche le tariffe controllate qui.
Al momento il servizio di scooter sharing Enjoy è disponibile nelle città di Milano, Roma e Catania (a Firenze purtroppo ci sono solo le auto).
Bykeapp invece è un’applicazione che mette in contatto le persone che cercano un passaggio con chi possiede un motorino e dà la sua disponibilità. È una vera e propria community a cui possono partecipare sia i biker, ossia chi vuole dare passaggi, sia i bisognosi di uno strappo sulle due ruote. Il funzionamento è simile a Uber: si richiede un mezzo a un indirizzo preciso entro un determinato periodo e il biker deve presentarsi e portare l’utente a destinazione. Nessuno scambio di soldi è necessario, si riceve il compenso pattuito sempre tramite app. L’utente rilascerà poi il suo giudizio che può andare da una a cinque stelle. Per diventare biker servono la patente e il mezzo idonei, la regolare
assicurazione e, ovviamente i due caschi. Per il momento funziona solo su iOS e le città servite sono Roma e Milano.
Esistono poi altre app simili come quella appena descritta. Per esempio c’è Scooterino a Roma e BikeMore nata solo qualche mese fa, ma sicuramente altre sono in arrivo. Anche il servizio offerto da Zigzagsharing è nato recentemente e opera solo su Roma, ma promette di arrivare presto anche in altre città. I mezzi a disposizione sono, anche in questo caso, a 3 ruote, ma non è la Piaggio coinvolta, se non la Yamaha con il Tricity 125.
Diciamocelo, a tutti è capitato di pensarci, anche a noi sia come officina che personalmente. Avremmo voluto fare qualcosa di simile e, perché no, al bisogno sfruttare un servizio come lo scooter sharing. Sembra però che la nostra città rimarrà ancora a lungo senza questo servizio e le motivazioni non sono così chiare. Qui c’è un articolo che ne parla e sembra che la città non sia pronta sia a livello di strutture che a livello di sicurezza. L’articolo però parla in particolare del bike sharing, mentre lo scooter sharing viene solo accennato. Una cosa è sicura, per il momento c’è solo il classico e piuttosto salato noleggio scooter.
Sarebbe comodo sì, avere uno scooter sharing a Firenze, tutte quelle volte che il mezzo ci lascia a piedi all’improvviso, dovendo andare a lavoro, o a scuola. Aspettando che ne arrivi uno, non ci rimane che prenderci cura il più possibile del nostro mezzo e fare in modo che non ci abbandoni. Come? Rivolgendosi all’Officina Del Buono ovviamente, siamo qua per questo!